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ABOUT

Nata in una città automobilistica e grigia durante l'anno in cui uscì al cinema Bettle juice, Micol Mei si avvicina all'arte prima ancora di compiere i primi passi. Fin dall'infanzia inventa storie e personaggi attorno alle sue bambole, e già da allora, la scrittura si rivela mano tramite cui il mondo può assumere le sembianze di un luogo confortevole.

Insieme ai libri e alle storie, altre due costanti: il cinema e la fotografia. Da un lato il cinema, scoperto grazie all'amore materno e compagnia privilegiata di un'infanzia trascorsa ai margini; dall'altra la fotografia, un ulteriore strumento attraverso cui leggere il mondo, e soprattutto, tramite cui Mei trova la forza di esporre i propri lavori e rompere dunque la quarta parete tra lei e i destinatari delle sue opere. È grazie alla fotografia che Mei viene scoperta anche come modella d'arte: ha lavorato con numerosi artistici e fotografi professionisti, sempre tesi a catturare l'essenza intangibile del suo vero essere. 

Laureata in Scienze Internazionali, attualmente Micol Mei lavora come traduttrice, interprete, editor per fiere e mostre d'arte contemporanea, in Italia e Oltreoceano; inoltre, è redattrice per una nota rivista americana di critica letteraria.

Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo per la narrativa, Il richiamo del dirupo, edito dall'editore torinese Miraggi. Le opere successive sono in fase di pubblicazione.

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